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La maggioranza delle piattaforme di cui parliamo consentono l’uso di PayPal per investire in Ethereum, ma non per una questione di sicurezza, piuttosto per una questione di praticità e velocità. In questa guida vedremo se comprare Ethereum può essere una buona idea e perché in molti la considerano un investimento per il futuro. La sua rete offre più funzionalità rispetto, per esempio, a Bitcoin e grazie a queste caratteristiche riscuote una popolarità crescente. Gli ETF su Bitcoin spot in negoziazione in Usa da gennaio non possono essere comprati in Europa per la questione della regolamentazione UCITS. I prossimi ETH su Ethereum spot avranno lo stesso destino e quindi niente possibilità di acquisto in Europa. Per farla breve in Europa si possono già comprare ETP su Ethereum e c’è anche l’imbarazzo della scelta.
Sebbene la SEC non abbia dichiarato esplicitamente di considerare Ethereum una commodity, gli ETF citati nella sentenza vengono definiti come “azioni basate su commodity”. Questa formulazione potrebbe archiviare gran parte del dibattito sulla classificazione degli Ethereum, nel caso in cui non siano in staking. Prima di questo momento, nel settore era diffusa la convinzione che le richieste di approvazione degli ETF su Ethereum fossero destinate a essere respinte, a fronte dell’apparente mancanza di interesse da parte della SEC. Il ritrovato ottimismo degli investitori, tuttavia, ha spinto al rialzo il prezzo di ETH, che è salito di oltre il 20% prima della scadenza dei termini per l’approvazione.
Tuttavia, vi sono profonde differenze per i costi di trading e l’operatività. Nel primo caso, operare con i broker è tra le soluzioni più vantaggiose data la presenza di commissioni basse. Anche gli exchange prevedono dei costi più convenienti rispetto alle banche. La compravendita (trading) di criptovalute ti permette di acquistare, tenere e vendere vera e propria criptovaluta scambiandola con valuta fiat (euro o dollaro).
Nel caso delle piattaforme bancarie, sei limitato a investire su strumenti indiretti come gli ETP, e solo in alcuni casi, come Fineco e Hype hai la possibilità di effettuare l’acquisto diretto. Invece, con un broker o una piattaforma exchange hai massima libertà di comprare, vendere o tenere nel tuo portafoglio i Bitcoin o altre criptomonete. Altro aspetto da considerare riguarda l’operatività, che, come hai notato nella maggior parte dei casi, non prevede un acquisto diretto delle criptovalute, ma l’opportunità di investire attraverso un ETP. Un fattore importante, dato che si riduce il rischio di investire in questi prodotti finanziari e, dall’altro lato, si limitano le possibilità di rendimento. In questo articolo vedremo quali sono le banche crypto friendly, all’avanguardia nell’adozione delle criptovalute, oltre ai pro e contro di investire in bitcoin, ethereum o altcoin con la tua banca e le alternative migliori.
Gli ETF rappresentano un modo regolamentato e accessibile per partecipare a questa rivoluzione. Sulla piattaforma sono presenti più di 70 crypto su cui investire, sia tra quelle a più alta capitalizzazione come Bitcoin, Binance Coin, Ethereum, XRP e Solana, sia quelle considerate di ultima generazione. Inoltre, eToro prevede la funzionalità di staking, per adesso solo su ADA di Cardano e Tron (TRX). Quindi puoi cambiare le moneta FIAT in crypto e mantenerle in modo fisico nel tuo portafoglio. Inoltre, va specificato che con i CFD si pagano delle commissioni di overnight per ogni passaggio al giorno di contrattazione successivo, perciò per il lungo termine potrebbe produrre costi non proprio indifferenti, anche se bassi. Per tale motivo, il trading con CFD su Ethereum è più adatto a chi cerca risultati nel brevissimo, breve o medio termine (al massimo), poiché in questo modo i costi delle commissioni di overnight non hanno un peso nel bilancio complessivo finale.
Infatti, la caratteristica di questa piattaforma è quella di permetterti di investire con piccoli capitali nelle crypto e al contempo accedere al credito utilizzando proprio le valute digitali presenti nel tuo portafoglio. Potrai così ottenere un’esposizione finanziaria maggiore e anche un rendimento aggiuntivo. Investire sulle criptovalute è un’operazione non sempre semplice e con un rischio maggiore rispetto all’operatività sulle azioni. Infatti, sono strumenti che prevedono un’alta volatilità, scambiati 24 ore al giorno e con prezzi che variano da un exchange all’altro con variazione in base alla domanda e all’offerta. Certamente sì, ma occorre usare comunque tutte le accortezze necessarie al fine di non incorrere in brutte sorprese. Sottolineiamo questo perché sul web, anche in Italia, sono moltiplicati i siti che illudono letteralmente gli utenti.
In un futuro non lontano è possibile che potremo fare staking anche con gli ETF su Ethereum tramite Bit2me. Si tratta di un broker europeo regolamentato con accesso a piattaforma tux ETF ed ETP quotati sulle principali borse europee, come Xetra e la Borsa di Francoforte. I prodotti collegati alle criptovalute includono gli ETP su Ethereum disponibili sui mercati tedeschi. In questo modo, gli ETF di Ethereum possiedono effettivamente l’Ether (il vero nome della criptovaluta della blockchain Ethereum) di cui replicano il prezzo.